Il trading online è stato per molto tempo un mondo riservato ad istituzionali e grandi fondi di investimento. Le cause sono molteplici: in primis la tecnologia, che non era particolarmente favorevole al settore retail ed in secondo luogo un momento storico nel quale chi non era particolarmente inserito, professionalmente parlando, nella sfera finanziaria non aveva grande interesse ad operare sui mercati.
Negli ultimi tempi e soprattutto nell’ultimo anno però questo mondo ha subito profondi cambiamenti ed ha aperto le porte ad un pubblico che prima era prevalentemente concentrato su altri tipi di business. Quali sono quindi i fattori che hanno portato a questo processo di trasformazione?
Come è cambiato il trading online con l’arrivo del Covid
Il Coronavirus ha portato con sé, oltre ad una pandemia globale con numerose conseguenze a livello di salute e difficoltà dei sistemi sanitari, anche un impatto tremendamente negativo sulle condizioni economiche di molti paesi. Alcuni sono stati in grado di reagire meglio di altri alla situazione, ma in generale le conseguenze negative sotto il profilo economico sono evidenti e vengono condivise praticamente a livello globale.
Moltissime aziende, sia multinazionali che piccole realtà attive a livello locale, si sono trovate in seria emergenza e nonostante gli aiuti fiscali dei governi si sono viste costrette a licenziare del personale: moltissime persone si sono quindi trovate senza un lavoro e forzatamente spinte a trovare metodi alternativi di guadagno per aumentare le proprie entrate.
È proprio in questa occasione che il trading online è entrato prepotentemente nel settore retail, grazie anche a numerose innovazioni in campo tecnologico e nuovi broker online che permettono la compravendita di strumenti finanziari a zero commissioni. Ad oggi, esistono infatti molte soluzioni che un tempo semplicemente non erano presenti sul mercato e che hanno agevolato ulteriormente l’operatività da parte di un pubblico di massa.
Quali sono gli scenari futuri
In futuro, sarà quindi probabile una continua affluenza verso il settore del trading online, composta sia da persone comuni, le quali scelgono di abbinare al proprio lavoro principale il trading per massimizzare i profitti, che da nuovi trader professionisti che hanno deciso di fare di questa attività un vero e proprio lavoro a tempo pieno.
A questo punto va però fatta una doverosa precisazione. Il trading online è un mondo affascinante, ma richiede studio e dedizione per essere profittevole nel lungo periodo. Per affrontare un business model come questo non è possibile improvvisarsi o pensare di essere operativi dopo un breve corso o dopo la lettura di qualche libro. Sono necessari pratica ed un continuo studio del mercato, così da poter prevedere in anticipo con una buona valenza statistica il movimento dei prezzi.
A questo scopo ci sono diversi strumenti a disposizione: da una parte l’analisi fondamentale che si basa sullo studio dei bilanci e dei flussi di cassa aziendali, dall’altro l’analisi tecnica, orientata invece più allo studio del prezzo direttamente sul grafico.
In alcuni mercati e per alcuni strumenti l’analisi tecnica è spesso più utile rispetto all’analisi fondamentale e la price action può dare indicazioni operative particolarmente valide: ad esempio, invertire il trend e agire correttamente è possibile con una figura facile da riconoscere nel trading come mette in evidenza tradingveloce.it in una delle tante guide che informano sul trading on line.
In un certo senso, è possibile affermare che il trading online stia vivendo una nuova era, nella quale i protagonisti non sono solo le più istituzioni, ma le persone comuni che hanno trovato nel trading una nuova passione e una nuova modalità per produrre degli utili.
Vantaggi evidenti sono una maggior consapevolezza nella popolazione delle dinamiche economiche che guidano il funzionamento di paesi e mercati, ed un maggior approfondimento di tematiche quali la gestione del patrimonio, fondamentale non solo in ottica di investimento, ma anche nella vita di tutti i giorni.