Riuscire a scegliere il piano di accumulo (PAC) migliore e più adatto alle nostre esigenze è sempre una scelta non facile, soprattutto quando non siamo molto esperti sulla materia. Facciamo quindi un po’ di chiarezza andando ad individuare quali siano i punti cardine che dobbiamo tenere in mente per valutare il PAC che sia ideale per le nostre esigenze.
Cosa valutare nella scelta del piano di accumulo
Per cercare di individuare i PAC migliori in base alle nostre esigenze dovremo valutare alcuni aspetti. Questi ci potranno aiutare a scegliere in modo consapevole. Dovremo innanzi tutto cercare i PAC con i costi di gestione più bassi, in quanto se questi saranno bassi, nel tempo, il ritorno dell’investimento potrebbe essere migliore rispetto ai contratti che propongono dei costi più alti. Dovremo poi valutare con cura i rendimenti attesi e questo potremo farlo simulando o richiedendo un calcolo di tipo forfettario. Anche la periodicità della rata è un indice che dovremo tenere sono controllo, infatti in base a quella scelta avremo più o meno una possibilità di profitto nel tempo. Dovremo anche valutare il tipo di fondo a cui decideremo di aderire: gli ETF o fondi comuni si distinguono in azionari, obbligazionari e bilanciati. Ognuno di questi prevede dei rischi e delle possibilità di rendimento differenti. Sarà quindi possibile valutare il migliore tra questi in base alle nostre esigenze di investimento. Andiamo ora ad analizzare queste caratteristiche che abbiamo esaminato per poter comprendere meglio.
Costi di gestione di un piano di accumulo
Il risparmio che viene gestito attraverso i PAC così come altri prodotti di investimento, prevede degli intermediari. Questi operano sul mercato azionario attraverso i fondi comuni facendo le veci del cliente. Quindi l’intero corso di questa intermediazione ha dei costi obbligatori. Però non tutte le banche hanno lo stesso valore di commissione. Dovremo quindi, prima di scegliere un PAC, valutare e verificare quale sia l’ente finanziario che propone i costi migliori. Dovremo quindi valutare i costi di sottoscrizione o valutare quelli per la chiusura anticipata.
Rendimenti attesi
Questa valutazione va fatta a seconda dell’obiettivo che ci siamo prefissati. Per fare il calcolo del rendimento su base annuale dovremo fare quante più simulazioni possibili. Se vorrete provare nel concreto esistono dei simulatori come quello di Poste Italiane oppure il simulatore Eurizon Capital. Grazie a questo, inserendo i parametri richiesti avremo delle previsioni abbastanza accurate su quello che potremo ottenere.
Periodicità della rata
Generalmente siamo sempre portati a pensare che i piani di accumulo abbiano tutti un pagamento della rata mensile, ma in realtà non è così. Infatti per scegliere il fondo di investimento migliore è consigliato valutare delle periodicità su base trimestrale, quadrimestrale o semestrale. Infatti i mercati finanziari si muovono in base all’andamento dei mercati finanziati e quindi scegliere di comprare quote con troppa frequenza potrebbe comportare ritorni più bassi.
Fondo obbligazionario, azionario e bilanciato
Andiamo a dettagliare i vari tipi di fondo:
Il fondo azionario ha i migliori rendimenti ma anche dei rischi più elevati
Il fondo obbligazionario è di sicuro meno rischioso ma con un rendimento più basso e di solito si predilige il lungo periodo
Il fondo bilanciato prevede rischi e rendimenti medi ed è consigliabile per i pani di accumulo che hanno una durata tra i quattro e i sette anni.