Scegliere l’operatore di telefonia mobile è un’incombenza con cui moltissime persone hanno a che fare. Se sei qui, significa che ti trovi in questa situazione e vuoi saperne di più.
Sul web ci sono diverse fonti utili al proposito – p.e. portali di successo come Tariffe – ma, al di là delle proposte specifiche dei singoli operatori, è il caso di passare in rassegna i principali criteri su cui soffermarsi al momento della scelta. Scopriamoli assieme nelle prossime righe di questo articolo!
SIM ricaricabile o abbonamento: quale è meglio?
Chiaro è che non esiste una risposta univoca alla domanda esplicitata nel titolo di questo paragrafo. Tutto, infatti, dipende dalle esigenze specifiche dell’utente. Giusto per fare qualche esempio, è il caso di ricordare che, nelle situazioni in cui si utilizza sporadicamente il telefono per le chiamate vocali, è meglio una ricaricabile.
Nei frangenti in cui, invece, si ha la necessità di avere a disposizione un numero importante di minuti e di GIGA, è meglio l’abbonamento che, se si è titolari di una Partita IVA o di un’azienda, può essere scelto con la formula business (ovviamente i costi sono più alti rispetto a quelli dell’abbonamento consumer ma si possono scaricare dalle tasse).
Copertura
Il secondo punto che, in generale, si prende in esame nel momento in cui si sceglie un operatore di telefonia mobile riguarda la copertura nella propria zona di residenza. Ricavare le informazioni in merito è molto semplice. Si può procedere autonomamente visitando i siti delle compagnie telefoniche, portali caratterizzati da pagine ad hoc dedicate proprio alle informazioni sulla copertura nelle varie zone d’Italia.
Costi di attivazione
Quando si sceglie un operatore di telefonia mobile, è naturale informarsi anche sui costi di attivazione. Entrando nel merito di questi oneri, facciamo innanzitutto presente che sono quasi sempre diversi tra clienti nuovi e vecchi utenti della compagnia (che pagano meno).
Addebitati con i costi del primo mese, vengono spesso proposti con promozioni interessanti per chi effettua la portabilità da determinati operatori.
Vincoli temporali
In alcuni frangenti, le compagnie telefoniche che propongono particolari promozioni vincolano la loro sottoscrizione alla necessità, per gli utenti, di rimanere clienti per un determinato limite di tempo, che può corrispondere a minimo 12 mesi.
Nelle situazioni in cui l’abbonato o il titolare della SIM dovesse decidere di cambiare operatore, sussisterebbe l’obbligo al pagamento di una penale che, come previsto dall’Agcom, deve essere caratterizzata da un rapporto di proporzionalità inversa rispetto al tempo trascorso dalla firma del contratto di sottoscrizione dell’abbonamento o di attivazione della SIM.
In merito ai vincoli temporali, è doveroso sottolineare che vengono applicati anche nelle situazioni in cui all’offerta è associato un device.
Tariffe internazionali
Nell’estate 2017, è diventata effettiva una svolta attesa da tanto tempo: l’eliminazione dei costi di roaming nei Paesi dell’Unione Europea. Questo rappresenta un oggettivo vantaggio per chi viaggia molto, sia per lavoro sia per piacere.
Nel momento in cui si ha in programma un soggiorno – o anche più di uno – in territorio extra UE, il consiglio è quello di sottoscrivere una delle numerose offerte ad hoc proposte dalle compagnie telefoniche.
In merito a questi pacchetti va specificato che hanno costi variabili – ci si aggira generalmente nel range tra i 20 e i 30 euro – e che sono contraddistinti da una durata limitata nel tempo.
Conclusioni
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei criteri da non dimenticare quando si sceglie l’operatore di telefonia mobile. Un ulteriore aspetto da considerare oltre a quelli elencati riguarda gli oneri applicati nei casi in cui si sfora dai Giga disponibili.
In conclusione, rammentiamo che l’utente ha il diritto entro 14 giorni di recedere dal contratto sottoscritto a distanza o in contesti diversi dagli store degli operatori, il tutto senza presentare alcuna motivazione.